Compleblog!


Quattro anni fa, nella calura del luglio incipiente è cominciata questa avventura, sulla spinta dell'amica Adriana, colpevole assoluta di avermi gettato in questo girone dantesco da cui non riesco più ad uscire. Il blog è un po' una droga, in cui, è vero, uno scrive per sé stesso, per il proprio piacere e divertimento, come ci si continua a ripetere, visto che nessuno ti paga per farlo (sempre a monetizzare, eh! che brutta abitudine). Eppure, poi, ecco che corri a vedere le statistiche e quanti al giorno e come mai non aumentano, ma allora le cose che scrivo non interessano a nessuno, oddio sono in calo le visite e diminuisce anche il tempo trascorso ad ogni visita. Calo di interesse, ah no, è solo perché è il week end e la gente non ha voglia di perdere tempo come quando è al lavoro (eheheheh). Sarà la sindrome del predicatore, chissà. Comunque ecco qua. Dopo quattro anni ci siamo posizionati su una media di 100 visite al giorno e 200 pagine consultate. Certo non è un gran ché, ma per un blogghetto generalista basta e avanza. Vero che molte visite sono più che altro "sollecitate" e prima o poi, anche gli amici mi manderanno a quel paese a forza di ricevere le mie newsletters (qualcuno lo ha già fatto, in confidenza), ma così gira il mondo e il marketing è la chiave del successo. Comunque tanto per riassumere, in quattro anni buoni, siamo a 1133 post pubblicati (ragazzi sono migliaia di pagine!!!) anche se solo con 4262 commenti. Un po' poco una media scarsa di 4 a post e ben pochi che cercano una discussione o vogliono ampliare il dibattito. O gli argomenti non sono molto stimolanti o gli amici non vogliono affondare il coltello nella piaga. 

Pochissimi (purtroppo) gli spunti polemici che gradirei molto. Pazienza. Comunque i contatti (oltre 100.000 da 126 paesi diversi e 36 stati USA) sono una cifra che mi fa paura a scriverla. Pensare che uno butta giù qualcosa e tutta 'sta gente la legge dall'Australia alla Mongolia, al Perù, mi eccita e mi inquieta allo stesso tempo. Ti senti un po' nudo, un po' sorpreso e allo stesso tempo quasi carico di una qualche responsabilità che mi sono andato a cercare da solo. E' interessante vedere anche quali sono stati i post più popolari. Quelli più letti in assoluto, non contano molto, in realtà erano un paio di post di vicinanza al Giappone dopo lo tsunami e secondo me vengono letti proprio perché essendo in cima alla lista sono i primi che la curiosità spinge ad andare a ricercare. Poi interesse per alcune recensioni di cose d'attualità. Credo che il titolo preciso e non allusivo influenzi i motori di ricerca a portare visitatori casuali. A me che piace stornare l'attenzione con titoli fuorvianti, questo non va molto, magari però dovrò piegarmi a questa necessità. E' il mercato che lo chiede, bellezza. Però alla fin fine vorrei ringraziare tutti quelli che passano e sono passati di qui. Quelli che hanno lasciato tracce e i moltissimi che sono stati a guardare andandosene poi in punta di piedi come se avessero paura di disturbare e anche quelli che ci sono capitati per caso scappandosene subito. Qualcuno magari incuriosito è tornato, altri non hanno trovato nulla che collimasse con i loro interessi, come è giusto che sia. Un grazie di cuore sia ai fedelissimi che a tutti gli altri. Sapere che ci sono mi fa sentire in obbligo, anche in quelle volte che magari mi passa la voglia e ti viene la tentazione di smettere. Ma per ora tranquilli, si va avanti, è una minaccia.


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