La nostra squadra nazionale . |
Un altro Men |
Un perfetto men dalla semifinale Giappone - Ungheria |
La squadra statunitense composta esclusivamente da atleti orientali è l'unica che può vantarsi nientemeno di aver battuto i maestri giapponesi in un incontro ufficiale e rappresentava dunque uno scoglio davvero estremo. Negli ottavi non avevano avuto difficoltà ad eliminare i pur fortissimi canadesi con un secco 10 a 0. Superare gli USA avrebbe significato nuovamente la conquista del bronzo e la semifinale con la Korea. Per rispondere a questo compito quasi impossibile, i nostri ragazzi sono scesi sul tatami con la determinazione che li contraddistingue. Al primo incontro Orlando, opponendosi caparbiamente otteneva un ottimo pareggio 0 a 0. Nel secondo combattimento Filippi purtroppo soccombeva 2 a 0, mentre il mandrogno Mandia nel terzo, riusciva ancora a pareggiare senza subire colpi. Il quarto incontro diventava così già decisivo per passare alla semifinale e il nostro Soldati scendeva in campo sotto il peso della responsabilità di raddrizzare una gara ormai compromessa.
Ma la sua caratteristica guardia alta e la sua attitudine aggressiva mettevano subito in difficoltà l’avversario, che continuamente incalzato, subiva uno dietro l’altro due bellissimi ippon che riportavano l’incontro in perfetta parità 1 a 1, con due ippon per parte. Tutto era nelle mani del messinese Giannetto, il fortissimo campione italiano 2012 che si trovava di fronte un osso durissimo, il 6° Dan, capitano della squadra statunitense. Accompagnato da un tifo infernale, che forse avrà lasciato perplessi i compassati giapponesi, il nostro atleta ha tenuto testa in maniera davvero brillante al roccioso Yang, in una alternanza di attacchi e difese che ha mantenuto tutto il palazzetto con il fiato sospeso. Al termine dei regolamentari cinque minuti, i due atleti erano ancora in perfetta parità non essendo riusciti in nessun modo a penetrare l'attenta guardia dell'avversario.
Nei successivi minuti di prolungamento del mach la lotta è continuata avvincente fino a che con un ben calibrato colpo lo statunitense ha avuto ragione del nostro atleta. Certamente una piccola delusione dopo che eravamo arrivati ad un soffio dal sogno, ma è doveroso un grande ringraziamento a tutti i nostri ragazzi che hanno dimostrato una tecnica davvero ottima e tale da farci annoverare tra le nazionali più forti e temute del mondo. Il valore del nostro kendo è stato ulteriormente dimostrato dalla successiva semifinale in cui la squadra USA ha ceduto ai Koreani dopo una lotta allo spasimo mantenendo il risultato in bilico fino all'ultimo. Datemi retta, date un'occhiata a questa disciplina davvero avvincente, non rimarrete delusi. magari un'altra volta ve ne parlerò un po' più diffusamente. Intanto godetevi questo filmato che contiene gli 8 minuti della finale degli individuali maschili, in particolare l'ultimo minuto con lo spettacolare tzuki alla gola che ha dato la vittoria al campione del mondo giapponese Takanabe.
Tai Ji.